Da qualche anno si sente parlare di addestramento etologico, ma cos’è esattamente?
E’ un metodo che arriva dagli Usa, sperimentato da grandi addestratori americani e si basa sull’utilizzo di un codice di comunicazione intraspecifico che si è evoluto nel tempo nei cavalli.
Uno dei modi di creare un buon rapporto tra uomo e cavallo è quindi il metodo della doma ecologica, che si differenzia tra varie tecniche e varie correnti di pensiero ma fondamentalmente poggiano tutte sulle stesse basi.
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I metodi di doma etologici, sono tecniche d’addestramento che utilizzano i segnali di comunicazione dei cavalli, ovvero i movimenti, le azioni o le posizioni assunte dall’animale che hanno un significato ben preciso.
Il cavallo è portato a formare legami sociali, infatti è dimostrato che è più forte la sua predisposizione ad un comportamento di coesione che di dominanza; quindi, sfruttando questa tendenza all’affiliazione e alla cooperazione con gli altri membri del gruppo si possono raggiungere ottimi risultati, comunicando come il dominante alfa in un gruppo di due elementi.
Prima di analizzare i principi base di queste tecniche d’addestramento, ripassiamo i fondamentali delle dome tradizionali per poterle poi confrontare.
I metodi tradizionali sono:
Più o meno violenti: A seconda dell’addestratore, delle sue esperienze e convinzioni.
Coercitivi: Limitano la possibilità d’azione di manifestare il comportamento.
Imperativi: Si basano sul principio di imposizione e non di collaborazione inter-specifica.
Il risultato è un cavallo trattabile, ma con uno spirito inesistente e privo di volontà, che risponde agli stimoli solo per evitare ulteriori punizioni.
Contrariamente ai metodi tradizionali, la doma etologica stabilisce invece un rapporto di dominanza del trainer sull’animale, senza violenza ed imposizioni, con l’aiuto di rinforzi positivi e negativi, esercizi fondamentali sui quali è costruita la comunicazione uomo-cavallo.