Con la loro sensibilità, gentilezza e predisposizione alla buona educazione, gli equini possiedono tanti comportamenti curiosi. Tra i vari, ci si chiede spesso, perché i cavalli ridono? Cosa rappresenta davvero quella divertente espressione?
Tra le curiosità più intriganti sui cavalli c’è quella della risata. La razza equina è tra le più empatiche del mondo animale, caratteristica che rende il cavallo il compagno domestico ideale per ogni essere umano.
In compagnia di un cavallo si scoprono tanti atteggiamenti curiosi, che vanno dal modo di approcciarsi al padrone fino al riposarsi in libertà. A volte può lasciarsi andare anche a strane smorfie, che si tendono ad umanizzare per dargli un significato divertente e simpatico.
La divertente espressione, o meglio, la reazione che manifestano in alcune circostanze, si definisce “flehmen” oppure “fare il flehmen”.
Si chiama riso equino ma è comune in molti altri mammiferi. Analizzando questo atteggiamento, si può notare che il cavallo allunga il collo e tiene la testa alta, iniziando ad arricciare il labbro superiore.
Ma il significato di questa azione è del tutto diverso. Il loro flehmen ha a che vedere con l’organo vomeronasale (tra l’osso vomere e la cavità nasale), che ha il compito di analizzare i feromoni di altri animali, cioè le sostanze delle ghiandole esocrine/olfattive.
Così facendo, gli equini chiudono le narici isolando i feromoni. In base all’odore che rilevano si possono comportare in un modo piuttosto che in un altro. In pratica, si tratta di un comportamento che aiuta il passaggio degli odori al cavallo.
Viene notato, per lo più, negli stalloni quando incrociano le femmine in calore, ma a provocare il flehmen può essere anche un odore sgradevole, forte e improvviso.
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