Di antichissima tradizione, la caccia a cavallo è uno sport svolto in gruppo e per la pratica del quale ci si avvale di mute di cani che hanno il compito di individuare e stanare le prede.
In Francia l’obiettivo della caccia è solitamente il cervo, mentre ben più nota è la tipicamente britannica caccia alla volpe.
Trattandosi di una disciplina sportiva, la caccia a cavallo nella maggior parte dei paesi europei non si conclude con alcun abbattimento di prede: in sostanza, la battuta di caccia viene solo simulata e i cani vengono condizionati nelle loro ricerca dall’odore artificiale di selvaggina – scent layer – sparso preventivamente.
Scopri subito tutti i nostri viaggi, tour, vacanze e trekking a cavallo in Gran Bretagna.
ORGANIZZAZIONE DELLA BATTUTA DI CACCIA
Perché una battuta di caccia a cavallo possa svolgersi senza imprevisti e in maniera regolare è necessaria la compresenza del Master – il responsabile dell’organizzazione della battuta –, del Field Master – sottoposto del Master, ha la responsabilità dei partecipanti – e, ovviamente, del “Field” – sostantivo inglese che indica il gruppo dei partecipanti alla caccia nella sua totalità – coadiuvato dall’Huntsman – il responsabile dell’addestramento e della condotta della muta di cani – e dai suoi assistenti – detti “whippers-in” – che lo supportano nella gestione del “Pack” – la muta dei cani, solitamente scelti fra esemplari di razza Foxhound –.
Per richiamare i cani, incitarli e riportarli all’ordine Huntsman e “whippers-in” utilizzano il celebre corno e lunghe fruste.
Per prender parte ad una battuta di caccia a cavallo è necessario seguire un cerimoniale molto rigoroso, anche per quanto riguarda l’abbigliamento, composto da calzoni chiari da equitazione, stivali alti sino al ginocchio, camicia bianca e la distintiva giacca rossa.
Inoltre, fiocchi di colori diversi segnalano i cavalli poco esperti – di solito destinati alle retrovie per non intralciare i repentini movimenti degli esemplari più pratici – e quelli ribelli o particolarmente eccitabili.
STORIA DELLA CACCIA A CAVALLO
La prima caccia alla volpe di cui si abbia notizia è avvenuta nella contea del Norfolk, nell’Inghilterra orientale, a metà del ‘500.
Per moltissimo tempo la caccia a cavallo è stata una forma di controllo demografico di animali selvatici ritenuti particolarmente pericolosi o dannosi per le attività agricole e rurali in genere in determinati paesi: è il caso della caccia al lupo, tipica di alcune regioni della Francia, e di quella al cinghiale tipica delle zone della Maremma e della Sardegna.
Oggigiorno importante momento di aggregazione sociale, dal 2005 la caccia alla volpe è vietata per legge proprio in quei Paesi, quali l’Inghilterra, il Galles e la Scozia dove questa tradizione ha avuto origine.
I nostri amici della Società Toscana Caccia alla Volpe organizzano varie date durante l’anno. Ricordiamo le ultime per il 2017: il 26 novembre nella bellissima Tenuta del Fontino a Massa Marittima ed il 10 Dicembre a Punta Ala.
“Crossing bridges, closing gates, walking past shower towels hanging between trees and trunks lying on the road. It is not a simple gymkana nor an original walk in the woods: it is the Mountain Trail Horse, a discipline created in America by the rider Mark Bolender and increasingly popular also in Italy, where, since 2015 […]
Justify , a beautiful chestnut thoroughbred , was the 13th horse in history to win the coveted Triple Crown . He won on this Saturday, June 9, with the last test held at Belmont Park in New York. Discover now all our trips, tours, holidays and horse trekking in the USA. Ridden by 52-year-old jockey […]